La buona notizia: in Appennino 45 imprese investono 7 milioni di euro in turismo, agroenergie, prodotti tipici, artigianato di qualità

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Foto: Studio Arlotti
 
APPENNINO REGGIANO E MODENESE (21 gennaio 2015) – 45 imprese che reagiscsono e risponde alle difficoltà in Appennino. Dove l’ospitalità turistica che si ammoderna e innova i servizi agli ospiti. Campeggi che realizzano centri benessere. Caseifici che recuperano vecchie porcilaie realizzandovi botteghe per la vendita del re dei formaggi. Aziende che trasformano le produzioni agricole in eccellenze agroalimentari e creano boutique per la vendita diretta. Altre che producono energia verde da biogas e biomasse legnose. “E’ l’Appennino che vive e che produce la più bella notizia che consegniamo all’avvio del 2014. Una montagna che accetta la sfida dell’impegno diretto e che si mette in gioco per superare la crisi” afferma Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano che commenta le graduatorie di quattro bandi appena pubblicate (www.galmodenareggio.it). Si genereranno investimenti per 7.096.000 euro ad opera di 45 imprese montane tra Modena e Reggio Emilia.

“Nonostante la crisi, nonostante la sfiducia in Appennino va in scena la capacità di essere protagonisti del proprio futuro – prosegue Correggi - attraverso queste risorse si qualifica l’offerta turistica come non avveniva da anni. Nel complesso, anche coi bandi precedenti, abbiamo finanziato oltre 40 aziende turistiche per oltre 2 milioni di euro. Un contributo sensibile che intercetta la domanda di nuovo turismo slow e sostenibile. Sul versante dell’agriturismo nel 2014, si affiancano alla offerta tradizionale, 16 nuove o ristrutturate imprese che recuperano borghi, casali e vecchie fattorie, trasformandoli in luoghi di qualificato turismo rurale. Al via anche progetti di una quindicina di imprese, sia cooperative che private, per avviare la vendita diretta e la prima commercializzazione, confezionamento e preparazione dei prodotti agroalimentari per agevolare la filiera corta. Nel settore delle agroenergie, oltre al fotovoltaico, per la prima volta sono finanziate in Appennino anche aziende che produrranno energia a partire da biogas e biomassa legnosa.

“Con queste graduatorie– entra nel dettaglio il direttore Gualtiero Lutti - si completa lo strumento d’attuazione del Gal, il Pal 2007 – 2013. Le 45 imprese finanziate riceveranno quasi la metà della spesa, per un totale di 3.021.000 euro”.

Per la misura 411 Azione 5 (intervento B), dal titolo “Aiuti alle piccole e medie imprese alimentari dell’appennino modenese e reggiano per lo sviluppo della prima trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli” sono finanziate 9 imprese per una spesa complessiva ammessa di 958.500 euro (516.561 di contributo). Per la Per la Misura 413 azione 1 (intervento A) del Piano di Sviluppo rurale che intende sostenere gli investimenti per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta agrituristica sono 16 le imprese finanziate, per una spesa complessiva di 3.625.544 euro (1.549.270 euro di contributo).
Per la Misura 413, Asse 4 (intervento F) del Piano di Sviluppo rurale – approccio Leader riguardante aiuti per la promozione della filiera delle energie rinnovabili le domande ammesse sono 10, per un totale di 1.040.170 euro di spesa (426.340 euro di contributo).
Per la misura 413 azione 7 (intervento C) “Qualificazione dei servizi delle microimprese turistiche di artigianato artistico tradizionale e di qualità” sono state 13 le domande per un totale di 1.471.540 euro di spesa ammessa (528.520 euro di contributo).

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