Un nuovo investimento nel fotovoltaico per Apofrut, bonificati 25 mila metri quadri di amianto
Operativo
il più grande impianto fotovoltaico (1 megawatt) tra gli otto realizzati fino
ad oggi dalla cooperativa ortofrutticola nei propri siti produttivi - Bonificati
25 mila metri quadri di amianto - Partono a ottobre altri tre interventi sulle
energie rinnovabili nei territori di Bologna e Ravenna
Prosegue
a ritmo sostenuto l’allargamento dell’impiego dell’energia prodotta da impianti
fotovoltaici da parte della cooperativa ortofrutticola Apofruit.
Rispettando
gli obiettivi e i tempi di un ampio piano strategico, che segue la naturale
evoluzione di una politica aziendale di rispetto ambientale che accanto ai
metodi di coltivazione biologica ha scelto l’energia pulita, a fine agosto si
sono conclusi i lavori per la realizzazione del grande impianto fotovoltaico
collocato sui tetti dello stabilimento di produzione di Altedo, in provincia di
Bologna.
L’intervento
di Altedo ha portato ad 8, sui 18 attualmente operativi in varie parti
d’Italia, gli stabilimenti su cui la grande cooperativa (3.600 soci che operano
in diverse regioni italiane) ha realizzato impianti di energia rinnovabile
rimuovendo contestualmente ampie parti di amianto.
In
particolare ad Altedo la
realizzazione dell’impianto, dotato del potenziale di 1 megawatt (il più grande
fra quelli fino ad oggi realizzati da Apofruit), sono stati rimossi 25 mila
metri quadri di amianto.
Il
sito di Altedo, peraltro, è strategico per l’azienda: è specializzato nella
lavorazione di patate, cipolle, asparagi e pere, e dà occupazione a 150
persone.
“Questa
riqualificazione -commenta Claudio Magnani, Direttore Operativo di Apofruit- è
un segnale importante di continuità dell’impegno della cooperativa nei
confronti del territorio, delle maestranze e dei soci di Apofruit che operano
in quest’area”.
E
il percorso non è finito. Sempre attraverso Apo Energia - la joint venture
paritetica tra Apofruit e Opera Energia (OPEN) che si propone di sviluppare
l’adozione di tecniche di produzione energetica alternativa realizzando
impianti fotovoltaici nelle strutture del Gruppo Apofruit - a ottobre aprono altri tre cantieri su
altrettanti stabilimenti produttivi della cooperativa: a San Matteo della
Decima e a San Pietro Capofiume (entrambi in provincia di Bologna), e a
Piangipane, in provincia di Ravenna.
Interesseranno
una bonifica per altri 9 mila metri quadrati di amianto e l’istallazione di
impianti fotovoltaici per altri 0,6 megawatt. Gli impianti in questione saranno
completati entro dicembre 2013.
“In
questo modo -spiega Claudio Magnani- arriveremo ad una potenzialità di circa 6
megawatt, ossia 7 milioni e mezzo di kilowatt all’anno che rappresentano il 30%
del fabbisogno annuale di Apofruit, che per la propria attività si caratterizza
come grande consumatore di energia. In definitiva quello che è stato un
problema, ossia la presenza di amianto sui tetti, si è trasformato in una
opportunità. Ora si può contare su strutture risanate e più efficienti,
oltreché su un notevole potenziale di energia pulita”.
In
questi anni sono stati 70 mila i metri quadrati di amianto rimossi. Entro il
2014 Apofruit ha in progetto di risanare tutti i tetti degli stabilimenti la
cui copertura presenta componenti in amianto.
Le
opere svolte fino ad oggi hanno comportato investimenti per 15 milioni di euro.
Un
impegno in difesa dell’ambiente che, sul fronte delle produzioni biologiche, ha
portato la cooperativa ai vertici europei con il marchio Almaverde Bio, che
alle colture prodotte senza l’utilizzo di sostanze chimiche associa l’impiego
di energia da fonti rinnovabili.
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