Macfrut verso la conclusione. Cronaca di un secondo giorno intenso
La seconda
giornata della rassegna internazionale caratterizzata da alcuni incontri di
approfondimento e di analisi – Venerdì 27 ultimo giorno
Macfrut è un grande
appuntamento internazionale che oltre a
consentire di capire come si evolvono prodotti e macchinari, processi di
lavorazione e ricerca ha la caratteristica di rappresentare un momento
fondamentale per l’approfondimento delle prospettive dei vari comparti della
filiera ortofrutticola che, fra l’altro, sono tutti presenti a Cesena.
Giovedì 26 si è puntato
sulle eccellenze del Made in Italy. Ovvero le DOP e le IGP, dove, per
l’ortofrutta, il Belpaese è leader. Anzi è noto che in tutto il mondo i
tentativi di imitazione e contraffazione sono tantissimi. E anche questo è un
sintomo di quanto sia apprezzato il Sistema Italia nell’agroalimentare in
generale e per l’ortofrutticoltura in particolare. In mattinata, si è tenuto un
importante Convegno su Dop e Igp. Dai vari interventi sono emerse proposte per
una revisione delle attuali normative. Modifiche che potrebbero aiutare gli
attuali prodotti tutelati a porsi nel modo migliore sul mercato.
Oggi la situazione dei
Dop e Igp italiani è curiosa: sono tanti, ma spesso il marchio di garanzia non
li aiuta come dovrebbe. Nel resto d’Europa la situazione è ben diversa: chi si
può fregiare di questi marchi li fa fruttare al massimo a livello commerciale.
Questo perché la parte di tutela e quella di commercializzazione sono gestiti
da un soggetto unico.
I casi esposti a Cesena
nella Sala Europa, due italiani (radicchio di Treviso e aglio di Voghiera) e
due europei (pera Rocha e pruneaux d’Agen), hanno confermato la correttezza di
questo approccio.
Per questo l’assessore
all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, ha presentato un
documento che farà sottoscrivere alla conferenza Stato-Regioni (e quindi porre
all’attenzione del legislatore) articolato in cinque punti. Una revisione della
normativa per permettere anche alle Op di qualificarsi come gruppi
rappresentativi, affiancandosi ai Consorzi. Favorire, nella stesura dei Psr
(piani ) di azioni di supporto per legare maggiormente il prodotto al
territorio. Superare la caratterizzazione per singola varietà, vincolandola
alla vocazionalità del territorio. Un’armonizzazione dei controlli di rispetto
delle normative con quelli di qualità. Una gradazione delle sanzioni sulla base
della gravità, superando l’attuale multa unica di 50mila euro per tutti i casi.
Altri incontri sono
serviti per presentare le liste varietali dei fruttiferi, grazie al ventennale
progetto di Regioni e Ministero delle Politiche agricole, che aiuta
l’innovazione dei vari prodotti, o il miglioramento della shelf life con
imballaggi più adatti. Inoltre si è dimostrato che è possibile avere sementi
per l’orticoltura più resistenti geneticamente.
Nel pomeriggio è stato
preso in esame uno dei comparti più innovativi, ovvero la IV gamma. Nonostante
qualche calo nei consumi, nel settore della quarta gamma c’è ancora spazio per
l’innovazione. E’ quanto emerge da una ricerca di Nielsen per Macfrut,
illustrata nel pomeriggio di giovedì 26 settembre in un convegno promosso da
Aiipa, che ha cercato di fare luce sulle opportunità in tempo di crisi.
Il mercato, nell’ultimo
anno, ha presentato una variazione positiva nei volumi (sia pur con un ultimo
trimestre di sofferenza) e un’attenzione sempre maggiore da parte della catene.
Per i ricercatori, la penetrazione tra le famiglie sembra non aver ancora
raggiunto il suo punto più alto, soprattutto se paragonata alla penetrazione
delle verdure a peso variabile. I margini per fare bene, dunque, ci sono.
Chi presenta ancora
segnali di crescita sono i discount, che tuttavia occupano ancora un peso
relativamente basso sul totale del settore grocery.
Proprio per questo rappresentano un’opportunità da cavalcare.
Quasi il 60% del
fatturato di quarta gamma è generato dai lanci ‘branded’, segno che c’è ancora spazio per l’innovazione e per
aprire nuove strade (siano esse di nuovi prodotti o nuovi formati) da parte
dell’industria di marca.
Il consumatore è sempre
attento al prezzo ma riconosce ancora il valore dei prodotti ad alto contenuto
di servizio, ponendo l’accento sul risparmio di tempo.
Macfrut è la fiera della filiera ortofrutticola e una delle
sue funzioni “istituzionali” è mettere assieme domanda ed offerta, e creare le
condizioni per “fare business”. Come nel caso della firma del Protocollo di
Intesa fra i Mercati di Verona e Padova con l’Associazione dei mercati
dell’Ucraina. Giovedì nel pomeriggio in una saletta di Macfrut, Veronamercato,
nella persona del Presidente Erminia Perbellini e il MAAP (mercato di Padova),
con il direttore Francesco Cera, hanno siglato il protocollo assieme a Roman
Fedyshyn, Presidente dell’Associazione mercati dell’Ucraina. Si prevede di
scambiarsi informazioni tecniche ed azioni di import export, ad esempio
l’Ucraina importerà frutta italiana ed esporterà verdure, soprattutto carote.
A dieci anni dalla sua scomparsa, il Cra e il Consiglio di
Amministrazione di Cesena Fiera, giovedì 26 hanno colto l’occasione di Macfrut
per ricordare il professor Elio Macrelli. Volto storico di Cesena, professore
amato e tecnico stimato, è il ritratto emerso dal ricordo di Augusto Bucci, che
ha dedicato alla moglie Elda e ai figli Achille e Silvia. Formatosi
all’Istituto Agrario di Cesena, Macrelli proseguì gli studi conseguendo la
laurea in Scienze Agrarie per poi tornare nell’istituto dove aveva studiato,
prima come professore e poi da preside. A conclusione del ricordo è stato
consegnato ai familiari un segno della stima verso Macrelli.
Per informazioni: Cesena Fiera
tel. 0547 317435; www.macfrut.com; info@macfrut.com
tel. 0547 317435; www.macfrut.com; info@macfrut.com
Ufficio Stampa: LEAD Studio – Adalberto
Erani 335 5711478
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