Gran Suino Italiano firma intesa per la valutazione del peso

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Foto: Andrea Guolo



Ha messo a segno un altro grande risultato, l'O.I. Gran Suino Italiano - l'Interprofessionale zootecnica che in un solo anno di vita ha raggruppato in Emilia Romagna più di cento allevamenti e alcune delle aziende più rappresentative del settore che si occupano di macellazione, trasformazione e produzione di salumi e insaccati, tra cui Italcarni, Annoni, Bizeta, Galloni e il Prosciuttificio San Michele, oltre a Confagricoltura e Cia regionali e l'Asser, l'Organizzazione dei suinicoltori dell'Emilia Romagna.


Con la firma di oggi – commenta soddisfatto il presidente dell'O.I. Gran Suino Italiano, Guido Zama - si raggiunge un altro importante obiettivo dell'Organizzazione Interprofessionale suina: l'intesa tra tutti i rappresentanti della filiera (organizzazioni di produttori, associazioni di rappresentanza e consorzi di tutela), con il supporto delle Istituzioni regionali maggiormente interessate allo sviluppo della suinicoltura (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia), per stabilire in maniera precisa e univoca le condizioni di definizione del peso morto e l'individuazione di un percorso di miglioramento del sistema di classificazione delle carcasse suine. Ora è necessario proseguire su questa strada e tenere aperto il confronto fra le varie componenti per portare a termine i progetti già avviati tra cui la richiesta di riconoscimento al Ministero dell'Agricoltura del Marchio SQN (sistema di qualità nazionale) per la carne fresca del suino pesante e la predisposizione di un Piano strategico nazionale per il rilancio del comparto. Una piattaforma d'azione che dovrà includere iniziative di carattere ambientale e sanitario ma anche azioni di marketing verso nuovi mercati esteri e di sostegno finanziario alle filiere produttive, facendo leva sulle risorse messe a disposizione dalla nuova programmazione dei PSR 2014-2020”.

Ringrazio in particolare – sottolinea il presidente Zama - i funzionari dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna per il loro sostegno all'O.I. Gran Suino Italiano nel percorso di rilancio della suinicoltura italiana. Uno sforzo comune, e indispensabile, rivolto a favorire la tenuta dell'intera filiera suinicola italiana, affinché i nostri salumi e insaccati non siano più prodotti con carni straniere, lontane dagli standard qualitativi nazionali”.

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