Politiche rurali, le università del mondo in visita alla romagnola Fattorie Faggioli

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Alle Fattorie Faggioli si realizza con l’International Summer Institute un’esperienza di co-apprendimento in materia di politiche rurali, sistemi e reti alimentari, energie rinnovabili,  agricoltura sociale con i rappresentanti di Università provenienti da: Stati Uniti d’America, Canada, Norvegia, Irlanda, Marocco e Brasile nell’ambito di un piano di lavoro ormai decennale tra le Fattorie Faggioli e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari della Università di Bologna, diretto dal prof. Andrea Segrè, che in questo lungo periodo  di collaborazione si è confrontato con l’esperienza che le Fattorie hanno acquisito sul campo in oltre vent’anni di attività, attraverso approfondimenti di nuove ricerche con il  mondo accademico e con i futuri professionisti. Il gruppo, organizzato da Claudia Giordano, si è mostrato estremamente interessato alle strategie messe in atto per rispondere alle sfide e affrontare il cambiamento dei consumi alimentari, per rafforzare la competitività, soprattutto in relazione a prodotti legati alle risorse ambientali e paesaggistiche, al fine di valorizzare in maniera integrata e sostenibile l’identità territoriale, unica e irripetibile, come anche prevedono le direttive dei progetti nell’ambito regionale della misura 133.

“Un'analisi quadro – sottolineano Federica Faggioli ed Evan Welkin – è stata la chiave di lettura per confrontarci sullo sviluppo sostenibile, sul sistema alimentare, la gestione dei rifiuti, le energie rinnovabili, la cooperazione, l’agricoltura sociale. In sostanza saranno le nuove tecnologie, sostenibilità ambientale e promozione dell’identità, le parole chiave di questo confronto perché è esigenza di tutto il pianeta integrare le esperienze già fatte con  nuove idee e  nuove capacità di studiosi del settore, perché il mondo rurale deve sempre essere pronto a soddisfare le richieste ogni giorno più mirate e particolari della domanda.”

 “La collaborazione fra Università ed imprese, sta assumendo ormai un’importanza fondamentale per creare un rapporto teso allo scambio e al miglioramento delle idee. Questo nostro mondo rurale, collegato alle realtà produttive agricole, gastronomiche e tipiche,  - termina Fausto Faggioli - ha dimostrato negli ultimi anni la maggiore dinamicità. In Romagna abbiamo realizzato quello che potremmo chiamare lo “stile romagnolo”, che si sta facendo sempre più strada come modello di vita e che è di riferimento anche per le comunità d’oltre oceano. Uno stile di vita che si basa sul far coincidere le aspettative dei residenti con quelle degli ospiti/consumatori.”

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