Patto per il suino: "rilanciamo il settore"
E' stato lanciato “un
patto tra tutti i componenti della filiera suina per costruire assieme un piano
strategico di rilancio del settore”, stamani all'Assemblea generale dell'Organizzazione Interprofessionale del
Gran Suino Italiano, la nuova realtà che in un solo anno ha raggruppato in
Emilia Romagna più di cento allevamenti e alcune delle aziende più
rappresentative del settore che si occupano di macellazione, trasformazione e
produzione di salumi e insaccati, tra cui Italcarni, Annoni, Bizeta, Galloni e
il Prosciuttificio San Michele. Oltre a Confagricoltura e Cia regionali e
l'Asser, l'Organizzazione dei suinicoltori dell'Emilia Romagna.
Lo ha annunciato il
presidente dell’O.I. Gran Suino Italiano, Guido Zama, intervenuto oggi
all'assise della prima Interprofessionale zootecnica italiana, alla presenza
dell'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni.
“Il piano strategico
di rilancio della filiera suina – ha precisato - includerà iniziative di
carattere ambientale e sanitario, ma anche azioni di marketing per aggredire
nuovi mercati esteri. A tal fine chiediamo alle Istituzioni regionali
maggiormente interessate allo sviluppo del settore (Emilia Romagna, Lombardia,
Veneto e Piemonte) di inserire nel PSR misure ad hoc per il finanziamento di
questo piano. Il nostro impegno è rivolto in primis a favorire la filiera
suinicola italiana per evitare che i nostri salumi e insaccati siano prodotti
con carni straniere di dubbia provenienza e qualità”.
Nel corso
dell'Assemblea, è stata inoltre avviata la raccolta firme per la presentazione
della richiesta al Ministero dell'Agricoltura del marchio SQN (Sistema di
Qualità Nazionale) per la carne fresca del suino pesante ed è stato costituito
un tavolo per l'individuazione dei metodi di classificazione più efficaci per
la valutazione delle carcasse a peso morto dei suini che vedano la
compartecipazione di allevatori e macellatori.
“Il futuro
della suinicoltura – ha affermato l'Assessore Rabboni - dovrà basarsi su una
costante dialettica, nella quale prevalga l'interesse comune e non quello dei
singoli componenti. La Regione Emilia Romagna è pronta a studiare, insieme
all'O.I. Gran Suino Italiano e al Ministero dell'Agricoltura, la destinazione
più opportuna delle risorse che deriveranno dalla nuova programmazione per lo
Sviluppo Rurale e dalla strategia Horizon 2020 per la ricerca e l'innovazione.
Nel breve periodo saremo a fianco dell'O.I. per portare a compimento sia il
progetto del Sistema di Qualità Nazionale, sia l'intesa interregionale sulla
classificazione delle carcasse a peso morto. Saranno inoltre liberate risorse
tramite bandi regionali a supporto delle aziende agricole delle zone
terremotate”.
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