Colleghi, sveglia!!!! In Val Parma la situazione sta peggiorando, chi ne parla?

by - 18:17

(a.g.)
Nell'Appennino sopra Parma c'è un'emergenza in corso. Purtroppo però la comunicazione e l'informazione lasciano alquanto a desiderare. Da metà aprile in Val Parma c'è una frana di 20 milioni di metri cubi in movimento, sopra Capriglio, che sta interessando ormai da diverse settimane i paesi montuosi della valle. I rischi maggiori riguardano Tizzano, paese a circa 800 metri di quota, nel cuore della zona colpita da decine di smottamenti. L’emergenza dissesto idrogeologico, al termine di una delle primavere più piovose della nostra storia recente, è forte in tutta la regione Emilia Romagna, nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.

Abbiamo chiesto a una collega, Roberta Maggioni (redattore capo di Radio Tele Appennino Parma) di tenerci aggiornati sull'evolversi della situazione. Credo sia opportuno condividere quanto mi ha scritto in questi ultimi due giorni, nell'auspicio che si muovano anche colleghi della stampa nazionale per seguire questa grave emergenza e affinchè si possano prevenire eventuali danni a persone e strutture.



8 maggio
La notizia più importante è che sarà valutata nel prossimo Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per il maltempo in Emilia Romagna. Ieri l'incontro tra il presidente della Regione, Vasco Errani, ed il presidente del consiglio Enrico Letta. All’incontro hanno partecipato anche il ministro Graziano Delrio e il sottosegretario Filippo Patroni Griffi. Per il presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli, si tratta di "un passo avanti importante, che confidiamo abbia un seguito positivo. Data la gravità della situazione nel nostro Appennino è indispensabile ottenere questo risultato sia per i lavori di somma urgenza sia per avere le prime risorse per gli interventi, perché a causa dello stato delle nostre finanze non siamo più nelle condizioni di fare le opere necessarie. Mi auguro che la valutazione del consiglio del ministri dia esito positivo e che le nostre ragioni trovino concreta risposta nel decreto”.

9 maggio

La casa della famiglia di Marisa Rabaglia è stata demolita. Con un’ordinanza il sindaco di Corniglio, Massimo De Matteis ha decretato, per ragioni di sicurezza, la distruzione dell’abitazione da giorni a rischio crollo. Il teatro della vicenda è Sauna, piccola frazione del Cornigliese sconvolta da un frana di circa un chilometro che ha già fatto non pochi danni fra cui un’altra casa, dei genitori Rabaglia, abbattuta il 28 aprile scorso; il garage fra le due case e il crollo definitivo il 2 maggio della stalla di Pierino Magnani, col fabbricato adiacente adibito a ricovero legname. Intanto si continua a monitorare anche un’altra stalla, per il momento ancora non evacuata, in cui sono ospitati sessanta capi.
“Questo ennesimo fatto sottolinea la gravità della situazione che è in continua evoluzione negativa, un processo di cui non si vede la fine – dice l’assessore alla Viabilità Andrea Fellini – il tempo è scaduto ed è quanto mai necessario che il nuovo governo dichiari lo stato di emergenza e metta a disposizione le risorse per intervenire”.
Dal 18 aprile due escavatori sono in azione per eseguire i drenaggi in modo da convogliare le acque di monte verso il Rio Lucconi e sono stati installati picchetti di monitoraggio da parte del Consorzio di Bonifica per conto del Servizio Tecnico di Bacino.
A Sauna gli evacuati ad oggi sono 9, mentre arrivano a 27 complessivamente nel Parmense dove arrivano a 5 le abitazioni distrutte o fortemente danneggiate, 4 invece gli edifici lesionati sedi di attività produttive, 5 le strade provinciali che presentano tratti chiusi al traffico. Il totale delle segnalazioni trasmesse dalla Provincia all’Agenzia regionale di Protezione Civile sono 540 di cui 43 di natura idraulica.
 

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