Presentato a Enologica Faenza il Vino delle Anfore

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di Roberto Aguzzoni



Presentazione del Vino delle Anfore al MIC di Faenza. Da sn., Pier Antonio Rivola, presidente della Fondazione del MIC, Carmen Ravanelli Guidotti, autrice del libro sulle Gentili Donne di Faenza, Lea Emiliani, del laboratorio Maestri Maiolicari Faentini, Ruenza Santandrea, presidente del Gruppo Cevico, Claudia Casali, direttore del MIC



Enologica, il salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia-Romagna (purtroppo funestato dalla scomparsa di Valter Dal Pane) svoltosi dal 16 al 18 novembre nei padiglioni della Fiera di Faenza, tira le somme registrando settemila i visitatori e confermandosi uno degli appuntamenti di settore di maggior richiamo in regione.

Da segnalare che l’edizione 2012 ha tenuto a battesimo, presentandolo alla stampa, un prodotto di assoluta particolarità che unisce le due eccellenze locali, ceramica e vino.

La giornata di sabato 17 novembre scorso, un folto gruppo di giornalisti è stato infatti ospite dell’evento faentino per una visita guidata sulle varie fasi di un progetto unico, ideato e realizzato dal Gruppo Cevico per sposare il lavoro della terra e il tocco artistico dei maestri ceramisti. Dalla terra per crescere, alla terra per essere conservato. E’ la sintesi che conduce al Vino delle Anfore, un “Trebbiano Ancestrale” che unisce terra, lavoro dell’uomo, arte e cultura antica della Romagna.



Come si presenta la confezione finale del Vino delle Anfore


Il progetto prende respiro da un vigneto collinare vecchio di quarant’anni all’interno della Tenuta Masselina, nei pressi di Castelbolognese, e trova compimento nel sistema di conservazione e di proposta al pubblico. Le uve accuratamente selezionate vengono vinificate e affinate in anfore di terracotta prodotte artigianalmente con le argille di Faenza. Il metodo dell’anfora, usata dai Romani per conservare e trasportare il vino, ha dato origine ad un prodotto assolutamente particolare, unico. Una volta imbottigliato, è nuovamente la terra che ritorna, per chiudere il cerchio virtuale, ornando le bottiglie con preziosi medaglioni in ceramica faentina dipinta e siglata mano dall’Autore che riproducono le famose immagini delle Gentili Donne di Faenza. Ogni bottiglia è quindi un pezzo a sé, come una vera e propria opera d’arte. Un nuovo apporto alle eccellenze romagnole e italiane, per far conoscere la qualità dei nostri prodotti nel mondo. Una qualità che tutti ci invidiano e che dovrebbe essere maggiormente promossa e sostenuta.

La presentazione alla stampa è avvenuta presso il Museo delle Ceramiche di Faenza, con gli interventi di Claudia Casali, direttore del MIC, di Ruenza Santandrea, presidente del Gruppo Cevico, di Pier Antonio Rivola, presidente della Fondazione del MIC, di Carmen Ravanelli Guidotti, autrice del libro sulle Gentili Donne di Faenza, di Lea Emiliani, proprietaria del laboratorio Maestri Maiolicari Faentini che produce i medaglioni. La visita è proseguita presso il laboratorio di Pier Paolo Garavini, produttore delle anfore in terracotta, per concludersi nei padiglioni della Fiera con una degustazione del Vino delle Anfore abbinato ai piatti dello chef bolognese Marcello Leoni. Presente per un saluto anche l’Assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, che si è brevemente intrattenuto con organizzatori e produttori.

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